OLTRE L'INFLAZIONE: una visione integrata dell'economia globale


PREMESSA

INVESTING.COM ha pubblicato in data odierna un interessante articolo che riporta alcune considerazioni espresse da Morgan Stanley (articolo integrale disponibile a questo link)

Per capire perché questo punto di vista sia autorevole, è importante ricordare che Morgan Stanley è una delle principali banche d'affari a livello globale. Fondata nel 1935, offre una vasta gamma di servizi finanziari, tra cui investment banking, gestione patrimoniale e gestione degli investimenti. La banca è rinomata per le sue competenze in fusioni e acquisizioni, mercati dei capitali e consulenza finanziaria, servendo clienti che includono aziende, governi, istituzioni e individui. Con uffici in oltre 40 paesi e più di 80.000 dipendenti, Morgan Stanley è un attore chiave nel panorama finanziario internazionale.

CONTESTO

Negli ultimi mesi, l'economia globale ha continuato a sorprendere analisti e investitori, confermando quanto si era anticipato tempo fa: la realtà economica è un puzzle complesso che va ben oltre il semplice dato dell'inflazione.

Come si è sempre sostenuto, è fondamentale "guardare la luna oltre il dito" (articolo pubblicato su questo blog il 6 settembre 2023)

Questa metafora, spesso utilizzata, si rivela oggi più pertinente che mai. 

NON SOLO INFLAZIONE

Recenti analisi di importanti istituzioni finanziarie, come Morgan Stanley, stanno giungendo a conclusioni che erano già state delineate: l'inflazione, per quanto cruciale, non è l'unico fattore determinante nelle decisioni delle banche centrali.

Il quadro economico attuale conferma quanto si era previsto: non è di facile lettura e richiede un'analisi approfondita. 

Concentrarsi esclusivamente su metriche come l'inflazione o le decisioni sui tassi di interesse, senza comprendere il contesto economico più ampio, può portare a interpretazioni incomplete e potenzialmente fuorvianti.

È importante ribadire che il ribasso dei tassi non è la soluzione universale che molti sembrano aspettarsi.

Come si è sempre affermato, l'economia è un sistema interconnesso dove fattori come la crescita economica, la stabilità dei tassi di cambio e le dinamiche salariali giocano ruoli altrettanto cruciali.

In questo contesto di incertezza,  se la flessibilità rimane fondamentale, la cautela rimane il primario obbligo.
Le incursioni sul mercato giapponese di inizio agosto hanno mostrato che i mercati hanno i "nervi" piuttosto tesi, e che alcune certezze possono trasformarsi velocemente in componenti estremamente variabili.

Anche il comparto tecnologico, trainato e irretito dalle opportunità legate al mondo dell'intelligenza artificiale (la cui capacità di produrre valore è ancora molto da dimostrare) ha mostrato qualche fragilità piuttosto marcata.

COSA FARE?

Il consiglio che si è sempre dato di mantenere portafogli flessibili, sia nella componente obbligazionaria che in quella azionaria, si dimostra oggi più che mai attuale. 

Il primario obiettivo della flessibilità non è ottenere il miglior rendimento, ma avere un portafoglio che può adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato, che come abbiamo visto anche nelle ultime settimane, possono essere repentini e inaspettati.

Un punto su cui si è sempre insistito, e che si ritiene importante ribadire, riguarda la gestione della liquidità. 

Con i tassi attuali, mantenere grandi somme di liquidità sui conti correnti equivale a un puro costo. È quindi consigliabile ridurre al minimo la liquidità in eccesso, cercando alternative di investimento più redditizie.

CONCLUSIONI

In conclusione, gli eventi recenti confermano quanto si è sempre sostenuto: l'economia è un sistema complesso che richiede un'analisi approfondita e multidimensionale

Non bisogna farsi ingannare da soluzioni semplicistiche o da un focus troppo ristretto su singoli indicatori.

Occorre anche non "innamorarsi" troppo di alcune soluzioni di investimento a discapito di altre.

Il futuro economico continuerà a riservarci sorprese, ma con la giusta preparazione e un approccio globale, si può essere pronti ad affrontarle. Occorre rimanere vigili, flessibili e, soprattutto, ben diversificati.


10 settembre 2024


(per info e contatti: alessandrotamburini.it)


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