UN MONDO ANCORA TROPPO GRANDE E LENTO


Non ho mai amato i viaggi verso occidente. Sono sempre stato più incuriosito dall'incontro con culture diverse.

Qualche mese fa, assieme ad alcuni parenti ed amici, abbiamo deciso di andare a New York.

Ho pianificato ogni dettaglio, considerando tutto il necessario per la trasferta oltreoceano.

Innanzitutto ho stipulato un'assicurazione di viaggio completa, per ogni evenienza.

Ho aumentato temporaneamente il plafond della carta di credito, abbastanza per l'hotel e le spese settimanali, ma non eccessivamente, per limitare gli impatti di eventuali frodi.

Per precauzione, ho richiesto anche carte ricaricabili extra (oltre alle Carte di Debito), sia per me che per mia moglie. 

Prima della partenza ho verificato col servizio titolari della società emittente che il plafond fosse a posto. Il collega ha anche segnalato il viaggio per evitare che transizioni inusuali creassero dei blocchi.

Ho informato e raccomandato anche i miei compagni di viaggio di provvedere in maniera analoga per i loro mezzi di pagamento.

Ho anche cambiato alcune centinaia di Euro in Dollari, sicuro che non sarebbero stati utili durante la nostra permanenza in America (visto che si narra che qualsiasi transazione avvenga con mezzi di plastica).

Per finire, ho anche sottoscritto un piano per una VPN, per schermare il mio smartphone da eventuali attacchi provenienti da reti non protette che potessero mettere a repentaglio l'integrità dei miei dati.

Insomma, ero ragionevolmente convinto di aver messo in atto una serie di azioni che avrebbero contribuito a rendermi il viaggio tranquillo e privo di preoccupazioni.

Ero abbastanza sereno. Dopotutto, andavamo nel cuore dell'Occidente. 

Cosa poteva andar storto?

Atterrati a New York, il taxista ha rifiutato la carta di credito, pretendendo  il pagamento in contanti e alcune voci di sovrapprezzo non pattuite all'inizio della corsa

Poco male, visto che eravamo arrivati sani e salvi e pronti per iniziare la nostra esplorazione della Grande Mela.

Mio cognato, che era arrivato qualche minuto prima di noi in albergo, aveva già provveduto a saldare la sua camera, e stava aspettando per metterci d'accordo sul da farsi il giorno successivo.

Vado al desk per regolare la mia transazione.

Passo la carta di credito nel macchinetto e la transazione viene rifiutata.
Proviamo un altro paio di volte, ma il risultato è sempre il medesimo.

Resto interdetto, seppur relativamente tranquillo, avendo altre opzioni per sistemare quell'inconveniente.

Provo con la Carta di Debito, e il pagamento viene accettato.

In attesa di ricevere le istruzioni per accedere alla camera, ripercorro mentalmente i vari passaggi per cercare di individuare dove si annidasse il problema.

Il primo pensiero è andato alla mia Banca.
Eppure, la mia banca sono io. 

Avevo seguito in prima persona la mia pratica, per cui ero fermamente convinto di aver fatto tutto quello che era necessario per evitare quella situazione.

Di sicuro doveva essere colpa della società che aveva emesso la Carta di Credito.
Arrivo in camera, cerco il numero di assistenza dall'estero, ma essendo che in Italia erano circa le tre del mattino, dall'altra parte del telefono c'era solamente la fastidiosissima voce del risponditore automatico.

Ad aumentare il senso di disagio per la situazione, accedo all'app della Carta di Credito e vedo che la somma è stata pre-autorizzata e in attesa di conferma.

Chiudo gli occhi e mi addormento per qualche ora.

Al risveglio richiamo il servizio di Assistenza della Carta di Credito, che mi conferma che per loro la transazione è avvenuta correttamente.

Scendo nella lobby e mi reco nuovamente al desk.

Faccio presente, con evidenza riportata sulla schermata dell'app, che l'addebito era stato correttamente canalizzato sulla Carta di Credito.

Ricordando, oltretutto, che nel frattempo l'importo era stato anche pre-autorizzato sulla Carta di Debito.

Il concierge dopo avermi stampato gli estratti delle mie transazioni ed evidenziato che a loro non risultava il passaggio sulla Carta di Credito (erano stati registrati tre rifiuti), mi dice che avrei dovuto attendere qualche giorno e che il suo responsabile avrebbe sistemato il problema.

Non potendo occuparmene ulteriormente, ho lasciato le cose nelle mani dell'amministrazione dell'hotel.

Il giorno prima della partenza controllo lo stato delle partite contabili, riscontrando che non era ancora stato fatto nulla.

Vado nuovamente al desk e la risposta che ricevo è la seguente: la sistemazione è in corso, ma visto che la società emittente della carta è oltreoceano, serve del tempo...

Il giorno successivo, al momento della riconsegna delle chiavi, l'impiegato mi spiega che il problema era nel loro lettore.
Talvolta le transazioni non "scivolano" velocemente dal loro sistema interno a quello di pagamento e possono avvenire questi disallineamenti.

Mi rilascia la fattura con la dicitura che l'addebito è stato fatto sulla Carta di Credito, mi chiede scusa e ci salutiamo.

Per carità, i problemi accadono e nella maggioranza dei casi una soluzione si trova.

Immagino, tuttavia, come si sarebbe trovata una persona con una sola Carta di Credito e una Carta di Debito con "potenza di fuoco" ridotta...

Immagino quali brutti pensieri avrebbe potuto rivolgere alla sua Banca, al suo Consulente e alle società collegate...

Ma al di là di tutto penso sia inconcepibile che nel 2023 una distanza fisica possa avere ancora un peso così rilevante; così come è inaccettabile che la lontananza si traduca in "ritardo" rispetto alla velocità di risoluzione di un problema che potrebbe anche essere piuttosto serio.

Da questo aneddoto alcune considerazioni:

1) Non confidare in un solo mezzo di pagamento (anche una carta prestigiosa con un plafond importante può smagnetizzarsi o avere dei problemi "fisici");

2) Un po' di contanti in valuta locale è sempre bene averli con sé (oppure cambiare le proprie banconote in Eur non appena si scende dall'aereo);

3) Comunicare sempre alla propria banca eventuali soggiorni all'estero;

4) Può succedere tutto quello che non si è preventivato possa accadere; pertanto vale sempre la pena essere previdenti e munirsi di tutti gli strumenti a disposizione per fronteggiare difficoltà impreviste (anche nel caso in cui occorra sostenere dei costi).

Perché, tutto sommato, viviamo in un mondo che è ancora troppo grande e lento.

15 ottobre 2023


(per info e contatti: alessandrotamburini.it)


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