"SAPORE DI SALE..." NON SI FA LA PATRIMONIALE (ALMENO PER ADESSO)


Era il 20 giugno scorso, quando nella nota 2020/11 all'interno della Situazione Mercati, capitolo IV (cliccare qui per leggere l'articolo) si ragionava sul fatto che una Tassa Patrimoniale sarebbe stata poco probabile.

Primariamente per ragioni squisitamente logiche, legate al momento storico in cui ci troviamo.

Il concetto di base era che in un momento in cui si cerca di infondere fiducia, mettere le mani dentro al portafogli di una nazione martoriata, non sarebbe stato opportuno.
Soprattutto quando contestualmente aspettiamo aiuti esterni e che per ragioni del tutto eccezionali nessuno sta a fare le pulci sullo stato del debito.

Tutto bene, quindi?

Non proprio...

In primo luogo perché si è capito che se patrimoniale dovrà mai essere, si guarderà a tutto il perimetro dei possedimenti, e non solo alle somme depositate sui conti correnti (come ci si era ingenuamente convinti che potesse essere, sulla scorta della nota manovra Amato del 1992)..

E tutto sommato, con i valori catastali fermi ad ere geologiche fa, gli immobili potrebbero "scudare" parzialmente l'impatto di questo ipotetico nuovo scenario fiscale.

Fintanto che non si procede alla riforma del catasto; progetto sul tavolo da molto tempo ormai.

Chiaramente serve tempo per mettere in piedi una simile rivoluzione.


Ma servirà anche del tempo per superare questa fase, che può essere divisa in vari momenti:

  1. il pacchetto degli aiuti dovrà diventare operativo;
  2. dovranno arrivare gli aiuti;
  3. dovranno essere distribuiti gli aiuti;
  4. gli aiuti entreranno nel sistema produttivo;
  5. si farà un consuntivo dei risultati ottenuti con gli aiuti.

E fino a che non si arriverà al punto 5, si vivrà in un mondo "finto".

Come se la bolla dei buoni sentimenti tipici del periodo a ridosso della fine dell'anno venisse dilatata.
Se non altro, fino alla prossima estate.

In cui, verosimilmente, dovrebbe partire la fase 2.

A meno che - e questo può essere il vero nodo cruciale -  non si trovi il modo per complicare e avvitare tutto il quadro politico (precario da epoche non sospette).

E allora, anziché il "Sapore di Sale", potrebbe essere che una punta di amaro possa essere avvertita molto chiaramente.

Alessandro Tamburini


18 dicembre 2020


(per info e contatti: alessandrotamburini.com)


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