IL MIGLIOR INVESTIMENTO NEL 2020? UN PAIO DI SCARPE

 


Mancano ancora alcune settimane alla fine di questo complicatissimo anno, e i giorni di Dicembre si sa che possono riservare piacevoli sorprese (spesso trascinati dall'ancestrale entusiasmo tipico dei saturnali romani).

Senza ombra di dubbio, tuttavia, possiamo assegnare in anticipo (e senza timore di essere smentiti) il primo posto fra tutte le attività che hanno ottenuto un incremento significativo fra prezzo di acquisto e quello di vendita.

E non stiamo parlando di un titolo, di un fondo, di un'obbligazione, di una materia prima o di un ETF; ma di un paio di scarpe.

E nemmeno di un marchio di lusso, ma di un discount.

Le scarpe della catena "Lidl", messe sul mercato a circa 13 Eur, sono state battuta all'asta su Ebay (fonte ilcorriere.it) a poco meno di 2.500 Eur.

Fatto interessante, queste scarpe in realtà non sarebbero nemmeno dovute essere messe in produzione.
Si trattava di una "boutade" legata ad una facezia tipica del primo di aprile.

Siccome tantissime persone si sono affannate per chiedere maggiori delucidazioni, il reparto marketing si è messo in moto per realizzarne una serie limitata (molto probabilmente creando ad arte un collo di bottiglia fra domanda e offerta).

Creata l'aspettativa, e "montato" il caso, l'onesto paio di scarpe ha visto i propri prezzi aumentare circa di 200 volte.

Chiaramente non si tratta del cosiddetto "investimento della vita".
Chi è riuscito ad accaparrarsele non è sicuramente diventato ricco.

Tuttavia, questo caso permette di fare alcune importanti valutazioni.

Scomodiamo immediatamente Warren Buffet.
Una degli aforismi più noti di questo famoso finanziere è: "Il prezzo è quello che paghi, il valore è quello che compri".

Da sola, questa affermazione mette all'angolo tutti i grafici, gli studi su serie storiche pluridecennali, e il più popolare e sempiterno: "Compra questa cosa, perché nel tempo è SEMPRE salita!".

È piuttosto implicito, ovviamente, che quasi mai si riesce a far coincidere prezzo e valore.

Il prezzo dipende da tantissime variabili, non per ultime legate a fattori soggettivi, elementi determinati dal momento storico e talvolta semplicemente evocate da spinte irrazionali.

Ad esempio, negli ultimi anni, alcune "bolle" createsi su alcuni modelli di auto d'epoca, si sono sgonfiate rapidamente riportando i prezzi su cifre molto più ragionevoli.
E chiaramente parliamo di oggetti esclusivi e non replicabili.
Perché questo calo?

O forse la reale domanda sarebbe da fare nel senso opposto: "Perché queste vetture sono state oggetto di un aumento repentino e costante dei prezzi nel tempo?"

Le risposte possono essere tante, e molto probabilmente non si arriverebbe mai ad una definizione di una formula precisa.

Oltretutto, nell'equazione che porta alla decisione di mettere le mani al portafogli per un determinato bene c'è l'aspetto emozionale legato al possesso; avere una certa auto, un certo gioiello, un certo orologio, può dare un piacere che da solo è sufficiente a trasmettere un valore ad un determinato oggetto.

Resta da capire, partendo da questo assunto, quale tipo di piacere possa trasmettere la proprietà di un paio di scarpe sgargianti prodotte da una catena di distribuzione al dettaglio low cost.

Applicato in ambito finanziario, questo ragionamento, dovrebbe portare a fare altri tipi di considerazioni:

- compro un titolo perché è sempre salito nel tempo?

- vendo un titolo perché è sceso?

- qual è il vero valore dei miei investimenti?

Comprare un titolo solo perché ha una lunga storia di crescita, può essere una scelta non saggia.

Vendere un titolo perché è sceso, può essere specularmente sbagliato.

Le vere domande che da porsi, prima di fare un investimento, dovrebbero essere:

- quali opportunità ci sono per questa azienda/questo settore nel prossimo futuro?

- rispetto ai concorrenti, quali sono gli aspetti distintivi che rendono questo titolo preferibile ad un altro?

- quale porzione del mio patrimonio sono disposto ad investire su questo strumento?


Le risposte a queste domande, di fatto, sono implicitamente scritte nel progetto che sta a monte di ogni pianificazione finanziaria.

Progetto che viene realizzato considerati i bisogni, gli obiettivi e la propensione al rischio dell'interlocutore.

Ogni investitore vorrebbe avere il proprio patrimonio investito (figurativamente parlando) in tante paia di scarpe del Lidl (in edizione limitata, ovviamente).
E spera che chi lo affianca nelle scelte di investimento sappia individuarle in anticipo, comprarle al prezzo giusto e rivenderle altrettanto meglio.

Una buona pianificazione, invece, dovrebbe essere focalizzata sul valore, e non sui prezzi.

Per esempio, se nel momento di maggior tensione di marzo, con l'indice mondiale a -30% da inizio anno e il comparto obbligazionario (nella sua parte più solida) mediamente attorno ad un -10% il proprio portafoglio ha retto lo shock, riuscendo a ridurre sensibilmente la contrazione (seppur momentanea) dei prezzi, allora si può serenamente affermare che il proprio patrimonio finanziario ha un "valore".

Valore che è dato dalla diversificazione, dalla scelta delle varie componenti e dalla decorrelazione fra i vari strumenti.

Se invece il portafoglio ha "ballato" con variazioni molto simili (o superiori) ai prezzi di mercato, questo potrebbe indicare che nel complesso si sta ricercando più la speculazione  piuttosto che la qualità.

Il paradosso della sneaker del Lidl può aiutare a capire che non sempre il rendimento è sinonimo di equivalente valore.

Poi, potremmo scoprire che ci si può portare a casa una buona scarpa ad un prezzo molto contenuto, e che non è il marchio sulla tomaia a determinarne in modo assoluto la validità.

Ma nel caso - un domani - decidessimo di comprare le scarpe del Lidl, non lo faremmo di certo perché siamo convinti che si possano rivalutare sensibilmente nel futuro.

Il 2020 è stato sicuramente un anno che ricorderemo per tanti motivi.
Magari un giorno ci ricorderemo anche delle curiose scarpe da ginnastica gialle e blu.

Alessandro Tamburini


26 novembre 2020


(per info e contatti: alessandrotamburini.com)


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