LA GRANDE SBANDATA, IL CONTROSTERZO E... POI?



Il 3 aprile di quest'anno, a ridosso del picco minimo dei mercati, si sottolineava che la straordinarietà del momento che si stava attraversando andava ricercata più per la velocità del movimento  che per la profondità del calo a cui si stava assistendo.

Quasi in modo speculare, nelle settimane successive gli indici hanno recuperato la "sbandata" con una manovra di "controsterzo" che ha impedito un pericoloso sbilanciamento  del sistema.

Al recupero finanziario, tuttavia, non è corrisposta una reazione dell'economia reale, che ha sofferto - purtroppo - una stagione difficile.
Una profonda crisi ha coinvolto asimmetricamente settori e aree geografiche.
Nel territorio riminese, ad esempio, i servizi di ristorazione sembrano aver goduto di buona salute.
Altre tipologie di esercizi commerciali, invece, pur essendo riconducibili alla galassia del turismo, hanno penato non poco.
In altre zone di Italia, molte strutture ricettive sono state completamente "ibernate", rimandando tutto al 2021.

Questo semplice esempio di quanto accaduto in ambito locale e nazionale, può aiutare a capire perché è indispensabile "spacchettare" l'analisi del futuro economico, facendo i debiti distinguo (anche in questo caso) fra aree geografiche e settori.
Generalizzare, sovrastimando o sottostimando la portata del momento, potrebbe portare a commettere degli errori che potrebbero rivelarsi grossolani.

Sovrastimare l'impatto della pandemia in corso, vorrebbe dire non riconoscere che pur essendo stati messi in ginocchio diversi rami economici (ad esempio tutte le aziende legate al trasposto aereo), altre aziende, potendo concludere contratti a distanza (pensiamo a tutte le transazioni derivanti dallo shopping online), hanno realizzato profitti importanti. 
E con buona probabilità, tutto quello che è legato all'innovazione può essere visto su una corsia preferenziale (per mantenere la metafora automobilistica) negli scenari futuri.
Anche la ricerca di sostenibilità ambientale potrà essere favorita dall'esigenza di proteggere il contesto in cui il genere umano dovrà vivere negli anni a venire.
Ovviamente, essendo settori suscettibili di profondi cambiamenti, un eventuale investimento in questi particolari segmenti, andrà fatto progressivamente, in modo da accompagnare la naturale evoluzione tecnologica che interesserà questo sviluppo (e anche per capire - strada facendo - quali attività verranno maggiormente favorite dai fondi stanziati dall'Unione Europea, a partire da metà del prossimo anno).

D'altra parte, sottostimare quanto accaduto, può essere ugualmente pericoloso.
Pensare che, tutto sommato, anche in frangenti così delicati c'è sempre una via di uscita, può portare a forzare la percezione del rischio, e potrebbe spingere ad investire in strumenti e in modi non consoni al proprio orizzonte temporale e profilo di rischio.
Fintanto che il virus non verrà debellato, forti correzioni non possono essere escluse (come accaduto, oltretutto, nel mese di settembre).
Ovviamente, l'eventuale scoperta di un vaccino potrebbe essere un elemento di assoluta positività, ma  allo stato attuale, si tratterebbe di "scommettere" su un plausibile evento futuro, per il quale non esistono ancora contorni definiti.

Soprattutto, in questo frangente, sarebbe meglio limitare al minimo le scommesse, cercando invece di investire in modo intelligente e consapevole.

Al di là degli scivoloni e delle successive doverose smentite a cui abbiamo assistito questa primavera, si ha la sensazione che si stia andando verso un'idea di Europa più coesa.
Mancano ancora parecchi tasselli per arrivare ad avere un'identità continentale uniforme.
E anche sui famosi fondi di aiuto, ogni tanto sorgono alcune perplessità. 
Tuttavia è oggettivamente evidente che nessuno può pensare di non aver bisogno dell'aiuto degli altri, anche se alcune derive legate a pregiudizi del passato possono ancora emergere.

Vissuta la fase di "sbandata" e di successivo "controsterzo" è fondamentale assicurarsi di avere le mani ben salde sul volante e tenere gli occhi aperti per percepire tutte le asperità e le opportunità che i prossimi mesi riserveranno ai mercati e alla vita del sistema economico.
Al netto dei segni più o meno, che il portafoglio potrebbe presentare negli sviluppi del percorso.


Alessandro Tamburini

2 ottobre 2020

(per info e contatti: alessandrotamburini.com)



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